Le attività di pesca sono la minaccia più seria per i delfinidi, essendo la causa della morte di migliaia di esemplari all'anno. Viceversa i delfinidi sono causa di gravi danni economici per i pescatori, poiché le attività predatorie dei mammiferi marini causano perdite di cattura e danni alle reti.
I DDD, Dolphin Deterrent Device (Dispositivo Dissuasore per Delfini), sono apparecchiature elettroniche frutto di una lunga attività progettuale, in collaborazione con prestigiosi centri di ricerche, come l'Istituto di Ricerche Marine ed Ambientali (IRMA) del CNR di Mazara del Vallo e l’Istituto di Ricerche Marine di Mosca. I DDD tengono lontani i delfinidi dal loro maggiore pericolo, interagendo con il loro sistema di eco-localizzazione (sonar), proteggendo di conseguenza le attrezzature e la redditività dell'industria della pesca.
I DDD si fissano alle attrezzature da pesca (reti, palangari, etc) e si attivano quando vengono a contatto con l'acqua. Emettono dei treni di segnali ultrasonici a frequenze random, che impediscono ai delfini di assuefarsi ai segnali. Anche gli intervalli tra un treno di segnali ed il successivo sono casuali (random), ma hanno delle durate medie diverse a seconda dei modelli adatti ai vari tipi di pesca. La potenza di emissione è 165 dB (decibel), la più alta esistente, ottenuta grazie a una tecnologia particolarmente sofisticata.
Il DiD, Dolphin interactive Dissuasor, evoluzione dei modelli DDD, produce gli ultrasuoni soltanto quando viene rilevata la presenza dei mammiferi nell'area, tramite un apposito circuito di “ascolto” dei click emessi da loro.
I dispositivi sono conformi al Regolamento del Consiglio della Unione Europea (EC) 812/2004 del 26 Aprile 2004 Annex II.
Il livello delle emissioni di entrambi i dispositivi, il DDD e il DiD, non produce alcun danno né ai mammiferi, né ai pesci, che sono insensibili alle frequenze emesse.
I Dissuasori DDD/DiD hanno dimostrato la loro efficacia nei mari di molte aree del mondo, dal 2004, in decine di migliaia di pezzi.